Un sogno realizzato

essere normopeso

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  1. Sognatrice78
     
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    Un percorso che va avanti da 552 giorni e mi ha portato ad essere normopeso. Ci sono stati tanti momenti difficili, ho pensato tante volte di mollare e riprendere a mangiare. Avrei fatto sicuramente meno fatica ma la mia testa non sarebbe mai cambiata e poco alla volta mi sarei ammalata davvero. Per anni, i miei familiari mi hanno detto di dimagrire. Il dolore era troppo forte, rispondevo con i sorrisi e annuendo o dicendo semplicemente che “stavo bene così”, le mie orecchie hanno sentito tante cattiverie e ancora una volta il cibo veniva in mio soccorso per mandarle via.
    Gli estranei, ti guardavano e non diceva nulla ma sentivi i loro occhi giudicarti ma in realtà ero io stessa a condannarmi.
    Mangiare qualsiasi cosa in pubblico, era una tragedia. Cercavo di mangiare poco e piano quasi a nascondere la mia obesità. E poi il terrore di trovarmi delle sedie di plastica, incastrarmici dentro o trovarmi con il sedere per terra. Trasbordare dai sedili di autobus, treni o aerei. Una volta, in aereo la cintura mi arrivava giusta e ho ringraziato il Signore perché non dovevo chiedere l’aggiunta. Guardavo con invidia chi era in forma e si allenava in palestra e io per fare dieci gradini avevo il fiatone per mezz’ora.
    Aspettavo che in casa non ci fosse nessuno per potermi abbuffare fino a scoppiare, per poi pranzare o cenare come se non avessi mangiato nulla. La donna delle scuse, avevo una scusa per non dimagrire, per non andare a camminare, per non iscrivermi in palestra. Mentivo a me stessa perché mi sentivo semplicemente una fallita in grado di non fare niente. L’amore… Stendiamo un velo pietoso, ho trovato sempre ragazzi che mi rinfacciavano la mia grassezza forti del fatto che io non mi accettavo.
    Dalla prima adolescenza fino all’età adulta, bugie su bugie. Poi, sono sprofondata, ho toccato il fondo dell’odio e del disprezzo.
    Milioni di volte mi sarei voluta svegliare e scoprire che l’incubo era finito che quel corpo abnorme non era il mio…
    Ho rinunciato a tante cose e la maggior parte delle volte non mi sono buttata nella vita. Io dovevo nascondermi, con il mio grande corpo, volevo essere invisibile.
    Ho passato molte estati, chiusa in casa, non avevo il coraggio di andare con le amiche al mare. Guardavo la vita scorrere da dietro ad un vetro…
    Due anni fa, guardavo le serie tv dei ragazzi che perdevano peso e mi chiedevo perché io non ci riuscissi. Loro mangiavano bene, si allenavano e io… Cosa c’era nella mia testa che non mi faceva sbloccare! Ero sempre sentita l’ultima nella corsa della vita ma nella dieta ero al di sotto di questo livello.
    Milioni di diete, perdevo massimo 12 kg ma nulla di più ed ero sempre sovrappeso poi con l’avanzare degli anni i chili si sono accumulati fino a pesare 117.5 kg!!!! Si!!!!
    A 116 kg, ho telefonato alla nutrizionista che mi aveva seguita per qualche mese l’anno prima e ho prenotato la visita. Uscita dallo studio, mi sono comprata una fedina per giurarmi amore. Mi avrebbe ricordato l’impegno con me stessa. Per disperazione, gioco, caso o semplicemente perché ero pronta ad amarmi, ho iniziato questo percorso. Ho messo un bel calendario e ho iniziato a contare i giorni di dieta e poco alla volta aumentavano sempre più, con mia incredulità.
    Momenti in cui mi sentivo una leonessa si alternavano con quelli nei quali mi sentivo una totale “merda”. Rieducarmi a mangiare, concepire il cibo non come riempitivo-lenitivo- spegni emozioni ma come l’insieme di nutrienti sani da assumere ed equilibrare imparando a non strafare. Ho capito che fare movimento era un coadiuvante per il mio miglioramento fisico, dapprima camminando e poi trovando il coraggio di entrare in palestra e seguire i corsi. Cercare sempre le ultime file in modo da non avere l’impatto con lo specchio mentre si suda e non si è fluidi o capaci nei movimenti. Poi, la lotta con la bilancia, quando avresti voluto vedere segnato un grammo in meno, segnava al rialzo e mi incaxxavo perché sapevo di essermi comportata bene. Le cadute, con conseguenti abbuffate, facevano riaffiorare la paura di riprendere la vecchia modalità di alimentarmi.
    Ho cambiato il modo di concepire l’abbigliamento, non più per nascondersi ma per vestirmi e magari essere piacevole alla vista. Rivedere i miei occhi, non più infossati e piccoli piccoli, scoprire di avere dei muscoli che da tempo erano nascosti dal grasso. Mi sono amata!
    Il mio fisico non sarà mai come vorrei, non posso pretenderlo, mi sono fatta troppo male. Le cicatrici rimaste mi ricorderanno come ero e quanta strada ho fatto fino a qui. Non finirò mai di ringraziare la nutrizionista che mi ha saputa indirizzare, gli istruttori che mi seguono in palestra. Sarà forte come espressione ma gli “devo la vita”.


    Ringrazio tutte le persone che nella sezione dieta e non solo mi sono state accanto, mi hanno supportata ed incoraggiata nei momenti di sconforto.

    :cuore.gif: :cuore.gif: :cuore.gif: GRAZIE DI CUORE :cuore.gif: :cuore.gif: :cuore.gif:


    Per chi è in cerca della sua strada o è in cammino vi auguro presto di ritrovare l’amore per voi stessi e amatevi come nessuno saprebbe fare mai!!!

    P.s.: non vi libererete di me però. :D
     
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43 replies since 18/11/2012, 22:25   3666 views
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